Nacchiaredda

Micia, con noi fino al 23 aprile 2019

Adesso possiamo partire senza dover chiedere a qualcuno di darti un occhio quando non è possibile portarti.

Adesso possiamo smettere di raccogliere batuffoli di peli per casa, di spazzolarli dai vestiti, dai divani.
Posso riavere la mia poltrona della scrivania, il letto tutto per me senza che tu debba necessariamente metterti in mezzo.

Possiamo dormire senza essere svegliati con giri insistenti sopra la testa mentre suona la sveglia e tu mi tiri i capelli.

Possiamo pranzare e cenare quando vogliamo senza miagolii rimbombanti nel corridoio se si sgarra l’orario.

Ma non possiamo dimenticare del conforto nei momenti tristi e nella malattia,
della compagnia, dell’affetto, della preoccupazione e delle risate che certe tue marachelle ci facevano fare.

Torna in alto