per Agata

Nei giorni che vanno dal 3 al 6 di febbraio, la città di Catania si ferma. Le strade si affollano, un lungo corteo formato da berretti neri e sacchi bianchi precede il fercolo, così come le candelore ed i ceri.

La festa è calorosa ma incontrollabile, spettacolare e fortemente sentita , una passarella per molti: miscuglio tra sacro e profano.

Dappertutto è un odore di carni arrosto, torrone e cera bruciata. I colori e i suoni delle celebrazioni religiose si fondono a quelli di palloncini, voci di venditori ambulanti e ai continui fischettii dei vigili e addetti alla sicurezza che ogni anno cercano invano di accelerare i tempi.

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