“Nel mezzo del cammin della mia vita mi ritrovai in una sala fredda e grigia, che la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta sala moderna e grande e cupa che nel pensier rinnova la paura Tant’è amara che poco più è morte ma per trattar del ben ch’i vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i v’ho scorte. Donzelle e cavalieri al mio servigio ricordo ben com’i v’intrai ma tant’ero pien di sonno a un certo punto che la inquieta via abbandonai Ma poi chi’ i fui al fin del sonno giunta là dove terminava quella sala che m’avea di paura il cor compunto guardai in alto e vidi i loro visi Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m’era durata la notte e il dì ch’i passai con tanta pieta.”
Catania, 4 luglio 2013