sicilia

Storie dalla Cattedrale

Dal 28 di novembre dentro la cattedrale vivono alcune famiglie, bambini esclusi, tra freddo, umidità e forte disagio. Ad oggi sono 22. Vengono dai quartieri periferici della città: Librino, San Giorgio, Pigno, Zia Lisa. Quelle periferie tanto decantate ma dimenticate. Quelle che alcuni catanesi neanche conoscono…

Il viaggio non ancora concluso

Questo lavoro fu e continua ad essere ispirato dalla lettura del libro “Processo alla Sicilia” di Giuseppe Fava. La Sicilia fotografata con in mente le sue parole. I contrasti di questa terra, nudi e crudi. Catturiamo un’immagine e cerchiamone l’opposto: lo troveremo. Un viaggio dentro un piccolo continente, alla ricerca della sua anima vera.

Enna, il Venerdi Santo

Il Venerdi Santo è l’apice dei riti pasquali ad Enna, in questo giorno molti sono i visitatori che ne affollano le strade e le chiese.

Catania, l’Oasi che non c’è

Il Comune e i responsabili dell’Area metropolitana di Catania gestiscono l’area dal 1988, quindi da quasi 30 anni, e in tutto questo tempo non si sono mai curati di adottare i provvedimenti dovuti per legge. Si, ogni tanto qualche casa viene buttata giù, ma la sostanza non cambia ed è tristemente visibile ai nostri occhi.

I paladini di Minicu

Nel 1990, durante il mio primo corso di fotografia, ci fu assegnato un progetto da portare avanti. Scegliemmo di andare a trovare il maestro Di Mauro ad Aci S.Antonio. Ci accolse un sorriso e la gioia di trasmetterci la bellezza di questa nostra arte, a molti sconosciuta. È buffo come spesso rincorriamo l’arte e non conosciamo quella che abbiamo dietro casa.

I giudei di San Fratello

Inconfondibili, colorati, con in testa un cappuccio grottesco. Si fanno fotografare, ma spesso di traverso, sono socievoli, stranamente allegri e sanno di essere al centro dell’attenzione. Forse più del Cristo in quella processione solennemente scandita dalla preghiera del parroco e dei fedeli, e che loro tendono a disturbare.

L’Oro dei Napoli

“Voi avete i telefonini, i palmari e i computer – dice Napoli ai suoi piccoli ospiti – vi basta pigiare un tasto e vi appare il mondo intero, ma quando li spegnete, il mondo sparisce: queste marionette invece prendono vita al buio, illuminate solo da una lampada”