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Ci sono periferie che nessuno quasi nomina

Spesso le attraversi velocemente su tangenziali che portano al mare, all’aeroporto, verso l’Etna. Li avrai visti quei bastioni di cemento, anche di sottocchio, e sicuramente ti sarai chiesto almeno una volta: ma come fanno a viverci?

Storie dalla Cattedrale

Dal 28 di novembre dentro la cattedrale vivono alcune famiglie, bambini esclusi, tra freddo, umidità e forte disagio. Ad oggi sono 22. Vengono dai quartieri periferici della città: Librino, San Giorgio, Pigno, Zia Lisa. Quelle periferie tanto decantate ma dimenticate. Quelle che alcuni catanesi neanche conoscono…

Poesia stridente alla fermata del bus

Perché la poesia anche qui la si può trovare, in questo gruppo di etnie diverse, seduti lontani ma abbastanza vicini, con nessuno che si guarda strano o mormora qualcosa di spiacevole. Forse non ancora che l’autobus, che tarda ad arrivare, sarà pieno di gente accaldata, stanca e brontolona.

Oggi Catania si è stretta attorno ad un unico dolore

Un susseguirsi di corone di fiori, di applausi, di sgomento, di sincera commozione. Ma anche di frasi fatte e di qualche telefonino alzato a riprendere chissà quale foto o video possibilmente da condividere. Però non fanno numero, erano sporadici. Non fanno numero perché oggi i cittadini catanesi hanno letteralmente abbracciato Dario Ambiamonte.

Brucia Catania

Brucia Catania, brucia la sua periferia tra Zia Lisa, Librino, San Giorgio, fino all’Oasi del Simeto. Brucia Monte Po e la discarica abusiva di cui tutti sanno e a cui nessuno provvede. Brucia l’amianto ed i rifiuti illeciti.