
‘A Trizza dei Rodolico
Maestru d’Ascia stu versu scrivu a manu,
cu tia provu ‘nsemi ‘na gran tristizza,
rispetti cchiù non cc’è di l’ artigianu,
giustizia addumanna tutta la Trizza
Maestru d’Ascia stu versu scrivu a manu,
cu tia provu ‘nsemi ‘na gran tristizza,
rispetti cchiù non cc’è di l’ artigianu,
giustizia addumanna tutta la Trizza
Intervista di Daniela Giuffrida, foto Mara Trovato
“Ci intratteniamo a parlare con il maestro Napoli e la moglie Agnese, che nella Marionettistica di famiglia, ha il ruolo di parlatrice e costumista. L’ambiente è piacevole e ogni angolo di quella casa–laboratorio, che gentilmente Agnese e Fiorenzo ci mostrano, trasuda storia, tradizioni e arte”.
Siamo al raduno. L’ otto marzo, da Piazza Roma a Catania, in parallelo con le altre piazze d’Italia e nel mondo, parte la manifestazione “Non Una di Meno”.
E allora accecato dall’ira e ferito nell’orgoglio, Quinziano ordina che sia torturata lentamente nelle mammelle per poi strappargliele del tutto e la sevizierà tanto da procurarle la morte.
Cose d’altri tempi, direbbe forse qualcuno. E invece…
Un susseguirsi di corone di fiori, di applausi, di sgomento, di sincera commozione. Ma anche di frasi fatte e di qualche telefonino alzato a riprendere chissà quale foto o video possibilmente da condividere. Però non fanno numero, erano sporadici. Non fanno numero perché oggi i cittadini catanesi hanno letteralmente abbracciato Dario Ambiamonte. Da lontano, mentre arrivava da via Etnea, mentre entrava portato a spalla dai colleghi, dentro una cattedrale gremita di gente commossa. Oggi Catania si è stretta attorno ad un unico dolore, la perdita di un “eroe del quotidiano” .
“Dal 28 di novembre dentro la cattedrale vivono alcune famiglie, bambini esclusi, tra freddo, umidità e forte disagio. Vengono dai quartieri periferici della città: Librino, San Giorgio, Pigno, Zia Lisa. Quelle periferie tanto decantate ma dimenticate. Quelle che alcuni catanesi neanche conoscono, o ne hanno sentito parlare grazie a qualche artista che ci lascia la sua firma, qualche associazione, lavoro di volontariato, retate della polizia. Certe notti gli elicotteri sopra la nostra testa sono tanto forti da svegliarti. Poi tutto si ferma e rimane il silenzio di sempre.”
La cronaca, un racconto, il fotoreportage.